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mercoledì 8 febbraio 2012

L'inferno dei cinguettii - Ovvero: Twitter, secondo giorno

Che giornate! Lo sbarco di Marco Mengoni su Twitter ha stravolto le consuetudini del suo enorme bacino di fans. Che cercano di essere attivi come non mai su entrambi i fronti FB-TW.
Operazione difficilissima, ma – si sa – dove non arriva l'aggiornamento tecnologico, puo-de l'orgoglio di fan.

Così, anche mercoledì 8 febbraio #MarcoMengoni ha fatto tendenza. Con un piccolo, piccolo effetto collaterale: la bagarre che si è scatenata sulla frase da trendare (non picchiatemi! è linguaggio tecnologico testè appreso).

In teoria si sarebbe dovuto scrivere MARCO MENGONI DALL'INFERNO RIP. Dove RIP sta per l'interescional Really Inspiring Person (liberamete tradotto dall'inglese al gggiovanese > uno figo). Ma noi, popolo di santi, navigatori e poeti, così saldamente connessi dalla nostra radice latina, abbiamo immediatamente tradotto con un più classico Requiescat In Pace (riposi in pace; pace all'anima sua e similari luttuosi). In più non è dato sapersi perchè TW ha rifiutato il trend sopra riportato... e all'ombra dell'uccellino azzurro si è diffuso il rosso di #MARCOMENGONIRIP

Piccola digressione: il popolo di fans del Mengoni è un popolo di teste pensanti. Ognuno a modo proprio, ovvio, ma certamente tutti in modo fermo e singolare, unico. E se è già complicato mettere d'accordo solo 2 teste pensanti, immaginatevi cosa succede quando si tratta di metterne insieme 200.000! Avete presente la biblica torre di Babele? Bon, non ci siete neanche lontanamente vicini... Torniamo al nostro diario.

Davanti al trend del giorno, su Twitter si è scatenato un vero putiferio, un inferno è il caso di dire. Il trend è comunque arrivato a conquistare il primo posto nella speciale classifica italiana. E se consideriamo che queste potrebbero essere solo “prove tecniche di trasmissione”, abbiamo la certezza che se il popolo mengoniano si muove, si fa sentire. In ogni dove.
E se si muovesse unito... se si muovesse unito? Un solo, unico tweet per ciascuno e qualunque cosa farebbe tendenza (=pubblicità, curiosità, attenzione).

Le teste pensanti... Le teste pensanti sono belle. Sono preziose. Sono esattamente quelle che fanno del popolo mengoniano quello che è: un esercito di persone vive, che esistono con ogni loro singola molecola, che sono forti e indistruttibili. Che CI SONO. Con i loro trend, con le loro parole piene di k, con i loro “ce” al posto degli obsoleti “cioè”. Con tutto il loro affetto – brillante più di una supernova – per l'artista che li ha riuniti.
Molti, moltissimi, sono giovani, poco oltre i limiti dell'adolescenza. E dove si difetta in diplomazia (che si dice essere nipote della saggezza), si abbonda in acida ironia, sorella della passione senza briglie. Ma è meglio coltivare un'ironia acida ma supportata da un pensiero (giusto o sbagliato, qui non importa), oppure una diplomazia invisibile? Che i filosofi rispondano alla questione.

E Marco? Marco magari se la ride di gusto. La sua pagina FB riguadagna a vista d'occhio il numero di “mi piace” andato perduto con il guasto tecnico occorso; il suo profilo Twitter – con la nuova scenografia che sembra essere tratta dal comic SOLO - si impreziosisce di followers VIP; il suo sito marcomengoni.it è in aggiornamento e quindi finalmente fuori dal coma.
L'artista si prepara al ritorno sui palcoscenici con il suo Tour Teatrale. E chissà se tra una prova e l'altra non ci stupirà ancora con qualche altro cinguettio... (segue... sicuramente... stay tuned!)

2 commenti:

  1. P.S. Il simbolo # (hashtag) non è utile al TT (trending topic - alla parola di tendenza) ma solo per agevolare le ricerche sugli argomenti correlati al TT. Insomma... quel # serve solo per chi ne vuol sapere di più sull'argomento da trendare... topicare... trendingare... vabbè, avete capito!

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  2. Assolutamente, meravigliosamente d'accordo con quanto Qui sopra esposto con ironia ed intelligenza! In bacheca ufficiale, poi, si litigherà per il trend twittato,ma quello che è certo è che Marco si starà divertendo da morire! E' il caso di dire!

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