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martedì 13 marzo 2012

Lorax il guardiano della foresta che insegna l'ambientalismo


Sta per arrivare Lorax, il guardiano della foresta che insegna l’ambientalismo

Presentato con una conferenza stampa pochi giorni fa a Roma, già campione di incassi negli USA, il film di animazione Lorax – Il guardiano della foresta sarà in uscita il 1° giugno in Italia ed è destinato a far riflettere molto sul rapporto fra progresso e ambiente.

Tratto da un libro di grande successo di Theodor “Dr. Seuss” Geisel, il film di animazione è in programmazione negli USA dal 2 marzo – data non casuale perché coincide con il compleanno di Geisel – e nel giro di un solo fine settimana si è già dimostrato campione di incassi: 71 milioni di dollari in tre giorni. Secondo le prime stime, la pellicola è dunque la miglior apertura del 2012 negli Usa, la miglior apertura di sempre ottenuta da un film di animazione firmato Universal e la quarta apertura, in senso assoluto, per un film Universal. Segno che il “green” tira sempre di più. Ancora, il film si è guadagnato il titolo di miglior apertura, fino ad oggi, per un’animazione non sequel – spodestando Gli Incredibili – e miglior adattamento di un libro del Dr. Seuss, superando Il Grinch con Jim Carrey .

Le premesse per spiegare un tale successo ci sono tutte. Il film nasce come adattamento 3D del libro illustrato per bambini The Lorax scritto dall’autore nel 1971. A realizzarlo la Illumination Entertainment, la stessa firma di un altro blockbuster nel 2010, Cattivissimo me (di cui si attende il sequel nel 2013). La trama racconta di un ragazzino, Ted, che vive a Thneedville, una città dove ormai il progresso ha preso il posto della natura, dove non esiste più nulla di naturale, persino l’aria è artificiale. È molto innamorato di Audrey, sua coetanea, affascinata dall’idea di poter vedere un vero albero dal vivo. Sulla scia di questo desiderio – che, Ted ne è convinto, riuscirà a esaudire per conquistare il cuore di Audrey – il ragazzo inizia un’avventura che lo porterà a conoscere la storia di Lorax, l’antico guardiano della foresta ormai rasa al suolo, e la sua battaglia con Onceler, imprenditore senza scrupoli che non ci pensò due volte a tagliare tutti gli alberi della valle di Truffula pur di avviare i suoi affari. Ted infatti si rivolgerà proprio a Onceler, ormai vecchio e isolato da tutti, per scoprire come portare a casa un albero per Audrey. E sarà proprio in questa ricerca che realizzerà quanto sia importante la sua missione per ristabilire l’equilibrio riportando Alberi di Truffula per l’intera città.

La pellicola conta fra i suoi interpreti Danny de Vito, doppiatore di Lorax – non solo nella versione inglese ma anche in quella italiana, spagnola, russa e tedesca, regalando al personaggio un carattere davvero particolare – e Marco Mengoni, cantante italiano qui nel ruolo insolito di doppiatore di Onceler. Per Lorax – Il guardiano della foresta, il fondatore della Illumination Entertainment Chris Meledandri ha voluto molti dei suoi collaboratori più fidati già presenti nella realizzazione di Cattivissimo me, tra cui il regista, Chris Renaud, e la produttrice Janet Healy (Cattivissimo me e Shark Tale). La ricostruzione degli ambienti e del personaggio principale è partita ovviamente dai disegni del libro originale. Sfruttando le potenzialità del 3D e la capacità di creare personaggi ricchi di sfaccettature, la Illumination Entertainment ha messo quindi a segno un altro buon colpo. E non solo per l’abilità tecnica. Merito del film, a differenza del libro, è quello di non eccedere in manicheismo, dando a Onceler, il cattivo di turno, una sua dignità. Inoltre, il messaggio trasmesso dal film continua a essere valido.

La storia, infatti, è sorprendentemente attuale pur essendo stata scritta negli anni Settanta. L’opera, del resto, era –  ed è ancora – un vero e proprio must della letteratura Made in Usa, grazie alla sua riflessione sul giusto rapporto fra progresso e rispetto per l’ambiente. Una sorta di promemoria che Theodor Geisel aveva scritto per sensibilizzare i suoi giovani lettori verso ciò che oggi definiamo “sostenibilità”. Geisel infatti non intendeva scrivere opere con intenti moralistici, ma riteneva giusto esprimere le proprie idee su temi di interesse collettivo, dall’ambientalismo, al consumismo, fino agli autoritarismi politici. Alla sua pubblicazione, nell’autunno del 1971, Il Lorax era avanti ai suoi tempi. Quando, un decennio più tardi, esplose il movimento ambientalista, diventò un modello per insegnare e incoraggiare i giovanissimi a diventare protagonisti del cambiamento nelle loro vite. Ai giorni nostri, Il Lorax torna in una versione più in linea con i nostri tempi (il linguaggio visivo e il mezzo di comunicazione sono intimamente legati al digitale) ma facendosi portavoce dello stesso messaggio green, tanto che è stato scelto come mascotte della Festa Oasi WWF, la grande iniziativa per la tutela e la scoperta della natura che si terrà il 20 maggio in tutta Italia

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