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venerdì 25 maggio 2012

Energia e Passione



Il concerto al Teatro Rossini di Civitanova,
un tour innovativo


 

Evidentemente non era solo un fuoco di paglia. Prodotto usa e getta dei soliti talent show. Marco Mengoni continua a mietere successi
e girare l’Italia con il suo tour con il quale arriva al Teatro Rossini di Civitanova.


Nasce da un’idea di Elisa, Marco Mengoni e Andrea Rigonat il “Tour teatrale 2012” che ha preso il via il 19 aprile dal Teatro degli Arcimboldi di Milano. In questo show Marco Mengoni decide di cambiare veste allo spettacolo e di svelare al pubblico un’altra porzione d’anima, il suo lato più intimista e introspettivo. La direzione artistica dello show è affidata allo stesso Mengoni, mentre Andrea Rigonat, chitarrista, arrangiatore, compositore e produttore italiano, firma quella musicale. Marco Mengoni sarà il protagonista di uno spettacolo che fa della suggestione visiva e sonora il suo punto di forza, in cui musica, movimento scenico, luci e scenografie si compenetrano tra loro, per toccare ancor più da vicino l’anima di chi ascolta. L’essenza intimista dello spettacolo sarà rappresentata soprattutto dal suono. Una chiave di lettura inedita, con cui verranno reinterpretati e riarrangiati molti tra i brani più noti del repertorio di Marco, insieme ad alcune cover, mai eseguite prima.


Come mai questa virata verso una dimensione intimista?
“In verità è un po’ un ritorno alle mie origini, ho iniziato dal soul, dal jazz, e secondo me quando si passano dei momenti profondi di crisi umana, momenti di transizione come quello che sto vivendo, ci si rimette un po’ in discussione: così parlando con Elisa e Andrea siamo giunti alla conclusione di impostare lo spettacolo su questi timbri”.


Fra l’altro uno show pensato con Andrea Rigonat ed Elisa via internet…
“Loro erano in America, avevamo pochissimo tempo, e non avevamo grandi alternative per vederci: è stata un’esperienza fighissima fare arrangiamenti su skype, se c’è sintonia si può fare tutto con la tecnologia”.


Cosa ci aspettiamo da questo spettacolo?
“Chi lo sa, è come partorire un bambino e non vederlo mai, tu sei sul palco e lo spettacolo finito non lo vedi mai. Prima di tutto spero di dare gioia, felicità, in questo periodo strano ne stanno succedendo di tutti i colori. Spero ci sia tanto divertimento, ci sono cover, pezzi miei, attimi di teatralità o di energia completa. Prima parte più intima, fredda, distaccata, la seconda invece parte in quarta e spero che le persone si mettano in piedi a ballare anche se siamo in teatro!”.


Lei è uno dei prodotti dei talent show che continua ad avere successo: c’è un segreto?
“Non so quale sia il segreto, l’insegnamento dei miei genitori e di mio nonno è che non tutto ci è dovuto, ma bisogna guadagnarsi le cose giorno per giorno. Io penso che questo lavoro per me potrebbe finire anche domani e non mi sentirei un fallito. E’ come se ogni concerto fosse l’ultimo, lo vivo così. Intanto però lavoro come un pazzo”.


Marco Mengoni e le Marche: cosa la lega alla nostra regione?
“L’ultimo ricordo fresco che ho è aver lavorato con tanti ballerini marchigiani, nello stesso tour”.

MARCO CHIATTI 
venerdì, 25 maggio 2012



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