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martedì 1 maggio 2012

Intervista all'Arena.it



edizione del 29/04/2012 - Cultura e Spettacoli

Al Filarmonico
la mia voce sarà
a sorpresa 



Un nuovo disco, Dall'inferno EP,
e un nuovo tour teatrale
che il 14 maggio arriverà
al Filarmonico
(promoter Zed: informazioni
e prenotazioni: 049.8644888). Marco Mengoni, trionfatore
di un'edizione di X Factor
e ai vertici delle classifiche
con il recente album Solo 2.0,
si fa guidare da Elisa
e dal produttore/musicista Andrea Rigonat per ripartire in concerto con una nuova direzione artistica






È iniziato un altro tour: hai qualche paura? 
No, a parte le solite. Ma più che paure, le chiamerei incertezze. 

Ma questo è un tour diverso da quello del 2011, giusto? 
Sì, ho preso un'altra direzione. Ho cambiato molte cose della mia vita: management, produzione, insomma il team di lavoro... E gli esiti li vedrete dal vivo, in concerto. 

Rispetto alla tournée precedente potrà apparire un tour ridimensionato. Questione economica o artistica? 
Molto per esigenza artistica. Nel tour precedente c'erano molta creatività e mille idee. Era tutto bello, sulla carta, prima di iniziare. Poi, a mente fredda, mi sono chiesto: ma serve, tutta 'sta roba? Fate conto che ero in un periodo strano della mia vita... Dovevo fare solo un paio di anteprime alla fine del 2011 e poi mi sono ritrovato a tenere otto concerti… Nun ce stavo a capì molto de quello che succedeva.... 

E allora, che hai fatto? 
Ho cambiato, ho voltato pagina e mi sono affidato, come direzione musicale, ad Andrea Rigonat, chitarrista, arrangiatore, compositore e produttore. 

Un musicista che suona e lavora con Elisa, tra l'altro sua compagna... 
Sì, lui è molto duttile e proprio su indicazione di Elisa, un'artista che stimo moltissimo, mi ha spinto a tornare alle mie origini, a un tipo di soul psichedelico. Non so però quanto piacerà al pubblico. 

In realtà la tua voce è così camaleontica che s'adatterà anche a questo cambiamento. O no? 
C'ho la voce che c'ho; e che 'ccedevo fa'? Mica me la posso leva', no? Mi hanno detto che urlo, miagolo, raggiungo tonalità altissime, strepito... E nessuno che s'è accorto delle mie tonalità basse. Me sa che i critici manco li ascoltano, i dischi... Comunque forse non so nemmeno io che voce c'ho. M'accorgo che cambia di giorno in giorno, e perciò non so che voce avrò quando canterò al Filarmonico. Ma visto che mi sono sempre dichiarato incoerente, rivendico come coerenza la mia incoerenza. 

Mi sa che ti sarebbe piaciuto essere un teenager negli anni '70 per truccarti e vestirti stile glam, come David Bowie. 
Ma che ddite?!? Nun c'ho bisogno de sta' nei anni Settanta! Ce sto dentro, adesso, co' la testa, in quell'epoca. Bowie è un mio mito. 

Però adesso, con le nuove tecnologie, è più facile incidere dischi. 
Non m'interessa: di solito, in studio, canto a "buona la prima". E sono sicuro che dal vivo la mia voce renda meglio perché canto in quell'istante, senza immaginare di poter sbagliare e rifare da capo. 

È nel live che c'è l'essenza stessa del canto. La domenica mattina appena ti alzi, per esempio, che canto preferisci? 
Quello di Billie Holiday. La domenica mattina sono sempre depresso e la voce di Billie mi mette addosso un tale tormento... È il mood giusto. 

Tu ascolti più che altro black music, vero? 
No, ascolto di tutto, dalla musica soul a quella indiana, dal metal a Wagner, dall'hip hop ai Deep Purple. La musica è bella tutta. 

Ascolti pure Lando Fiorini? 
Embè, che c'avete contro Lando? A volte mi dicono che faccio troppi gorgheggi, come i cantanti soul americani. Ma pure i romani come Fiorini e i napoletani gorgheggiano... Ce l'abbiamo pure noi, 'sta cosa. 


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