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martedì 18 dicembre 2012

Istantanee 2009-2012.5




ISTANTANEE DAL 2011.1

Che anno il 2011! Un anno di attese, senza il tour estivo, con gli echi dei giochi pirotecnici del 2010 ancora nelle orecchie e con il nuovo album, il primo vero disco di Marco Mengoni, in evoluzione. Poi, da ottobre, tutto ricomincia...
Tra le istantanee ufficiali, qui vi riproponiamo la videochat con Vincenzo Mollica e un articolo apparso su TV Sorrisi & Canzoni


Il collage degli eventi ufficiali del 2011 - prima parte


Un anno di attese, dicevamo. Che da quest'altra parte del palcoscenico è stato vissuto intensamente quanto il 2010. Farsi compagnia, quando bisogna aspettare, è più che piacevole, e lo è ancor di più quando ci si ritrova con chi ha la stessa passione. Così, le collezioni - foto, video, interviste - si arricchiscono, le amicizie si stringono, l'affetto e la stima per il giovane artista aumentano.

Il collage delle emozioni 2011 - prima parte


"...io credo in me, non è che non credo in me... anche perché c'è una buona dose di egocentrismo puro in me. Ma non vedo mai le cose perfette, quindi non sono mai soddisfatto... però credo in me, assolutamente sì".



...15 dicembre 2011, Palapartenope, Napoli. Un concerto speciale... per tanti versi. Marco guarda verso di me, un momento che sento particolarmente intimo, proprio come è stato per me tutto il live. Si chiudeva la prima parte del tour, e di lì a poco sarebbe cominciato un nuovo percorso, sopratutto per Marco. Quella sera con me, oltre alle amiche, c'era anche mio papà che mi aveva chiesto di acquastare un biglietto anche per lui visto che era curioso ed in parte già estimatore, vista la mia grande passione. Quella sera ho visto negli occhi di un uomo 'non fan' la stessa luce di meraviglia che avevo io. Uscendo dal live, mio padre ripeteva di aver assistito a qualcosa di incredibile, e che Marco sul palco gli era sembrato qualcosa di alieno tanta era la sua bravura a riempire il palco con la voce e con il corpo. Ricordo che per i giorni seguenti mio padre spesso tornava spontaneamente sull'argomento, annuendo come a dire 'impossibile sia così bravo'. Mesi dopo affronterò con tutta la mia famiglia una trasferta a Roma, al Gran Teatro... ed anche lì nemmeno a dirlo fu una strage di cuori! :) Quella sera ho capito che non son io a 'esagerare' il valore di Marco, bensì è Marco riesce ad incantare tutti quelli che lo ascoltano col cuore. 

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''Non sono un musicista, ma ho studiato un minimo di piano, 
di chitarra, di canto per cui ho l'istinto di stare in studio 
a creare pezzi, a scegliere gli accordi, che magari saranno anche 
sbagliati, ma la musica fortunatamente 
non è matematica''. (tratto da Onstage web ottobre 2011)
 

                                                                          "Lui non canta. Lui è musica fatta persona" (una fan)

 

26 novembre. Ovviamente. La sua concertazione nonostante il buco nei pantaloni, e poi le mille risate... Impossibile da dimenticare!



Mengoni non riusciamo mai a inquadrarlo in un’istantanea precisa e questo fa di lui un artista da cui continueremo ad aspettarci sempre qualcosa di più, di evoluto, di nuovo finalmente. Provoca e genera curiosità in un mondo musicale fin troppo scontato. La sensazione di bilico lo stimola. In realtà, da quel precipizio in fondo non si è ancora gettato. Cammina sul bordo, mentre l’Italia sta a guardare.

                                                          L'equilibrista



                                       Hai tantissimi fan. È vero che molti di loro ti seguono 
                                       dappertutto? 

                                       «Ormai li riconosco, dei più assidui so anche i nomi. Sono forti,
                                       organizzati come un esercito, sanno anche fare le coreografie, basta 
                                       guardare i flash mob di quest’estate. Metà del lavoro lo fanno loro. 
                                       Se all’accordo Mi maggiore togli Mi e Sol, l’accordo non suona. 
                                       Rendo l’idea?  Insieme suoniamo alla perfezione». 
                                                            (Intervista a Marco Mengoni: i miei fan mi danno la forza)




(risposta alla domanda di un giornalista della "Stampa" che gli chiede come si immagina tra 10 anni) 
“Non ne ho idea. Quasi certamente non farò più questo lavoro. No, forse ho esagerato, non lo so; sono molto confuso. Però le posso dire cosa farò fra 150 anni. Sarò in paradiso, se c’è, a duettare con Jimi Hendrix”.




...il momento più bello del 2011 è ovviamente il mio primo concerto di Marco al Filaforum di Assago. Brividi in ogni dove, a partire dai capelli. Quando l'ho visto uscire sul palco ho sentito il cuore trasformarsi in patè , non potevo più staccargli gli occhi di dosso... poi, ad un tratto, li ho chiusi e sono proprio partita per l'Iperuranio. Non mi sono mai sentita così per un Artista, e questo ha dato la risposta alle domande che mi ponevo da un po' di tempo... non c'è età per amare l'Arte in qualsiasi sua forma, e chi come Marco ne è l'espressione più completa. Quindi, per citare le frasi di una meravigliosa canzone, Ovunque sei, dove sarai, mi troverai vicino a te, e non credo che questo stato di cose potrà cambiare... non lo vorrei per nessuna ragione al mondo.



"Sai, Marco, la cosa che mi fa ridere? è che io non ti avevo mai incontrato, non avevo ascoltato molte cose tue... sì, così, vagamente. Poi quest'estate, andando alle Tremiti in una discoteca, sentii una canzone e mi colpì moltissimo. Mi colpì moltissimo il cantante e mi informai e mi dissero 'Marco Mengoni'. Marco Mengoni?! E allora mi venne l`idea di dire che se c'è uno che può cantare con me questa canzone, che forse è la più bella che ho mai scritto, è lui. Allora ti ho cercato e l'abbiamo cantata insieme. Io posso dire dopo tanti anni che faccio, che canto, che scrivo e che faccio anche tante cose, capisco subito dall'emissione della qualità del canto che tipo di essere umano è, cioè è difficile che uno che canta così bene sia un traditore, e quindi evidentemente credo che tu sia anche una persona rilevante dal punto di vista dell'umanità, non solo della voce. E a quelli che ti stanno vedendo adesso, a tutti quelli che ti ascoltano dopo lo dico e lo stradico: Mengoni è bravissimo, bravo!" (Lucio Dalla)




Il mio primo suo concerto, il mio primo incontro con le amiche di facebook, e la prima volta che ero in viaggio verso lui ... è stato davvero pazzesco! Quando fece cantare il publico fu davvero emozionante. Allargò le braccia e fissò a tutti: era come se riuscisse a guardare  ognuno di quelle 8000 persone! Incredibile!!!!! I suoi occhi parlavano da soli!

                                                                  In viaggio verso me



"Bè, la solitudine credo che sia una delle esperienze di vita che uno passa, 
e quindi descrivo la solitudine nei vari stati, cioè nel senso non solamente depressivo ma anche in quello più divertente, quello più di ricerca...   
io mi isolo moltissimo in solitudine, e ricerco me, 
 e quindi guardo me allo specchio e quindi nella solitudine mi critico e mi giudico"



Per me il 2011 è la canzone Solo (vuelta al ruedo). Non scorderò mai l'attesa di sentire
per la prima volta la canzone per intero, tutto il fanclub riunito in pagina ufficiale
con il clima euforico delle grandi occasioni, l'attesa, l'ascolto, lo stupore, i primi
commenti a caldo. Poi, l'attesa che arrivasse il singolo su iTunes, circa un'ora
dopo, al grido c'è! eccola!!! e poi, al buio, in silenzio nel mio letto, fare
le tre di notte a riascoltarla e riascoltarla, per cogliere ogni volta il particolare
 in più, e lo stupore nel capire che quell'assolo di chitarra altro non era che la sua
voce magica. Questa canzone rimarrà sempre nella mia vita, come una delle più attese
e delle più belle mai ascoltate.

               Noi in piedi per lui, lui in ginocchio per noi


"Assago mi mancava, è un bel traguardo. Non mi aspettavo tutta quella gente. Sono arrivato il giorno prima e non ho voluto vedere il Mediolanum, neanche vuoto. La sera del concerto il mio team mi ha detto 'non te preoccupà, anche se vedi dei grandi buchi magari non ci sono tante persone ma sono quelli giusti'. Sono uscito ed era tutto strapieno. Mi sono inginocchiato per l'emozione, non riuscivo a crederci". 
 
"Quella era la concretizzazione di tutti i miei e i suoi sogni e aspettative 
per quell'album, l'apoteosi di un lavoro che lo stava portando altrove, ma 
che nel frattempo era già maturato, e stava cambiando ancor prima 
di cominciare. Quella notte, anche se lontana dal palco, ho provato uno strano 
legame, una strana magia... il momento in cui si blocca, e ci ama con gli occhi... 
ci assorbe nei ricordi attraverso lo sguardo, come fossimo l'opera d'arte più 
bella del mondo. E la sua inarrestabile commozione, mista al senso di soddisfazione 
e di rivalsa che credo in quel momento abbia provato nel vederci in migliaia lì 
ancora e solo per lui... Le sue lacrime le ho scoperte dopo, ma la sua voce così 
struggente e intensa ed i suoi salti sul palco parlavano più di mille filmati. 
In quei minuti il mio cuore batteva così forte che ha rischiato di fermarsi, 
e le gambe mi tremavano davvero per tutto quello che avevo ascoltato e visto. 
Non lo ringrazierò mai abbastanza per tutto questo 'sconvolgimento' dell'anima". 


Tanto il resto cambia 



La tua voce vale quanto un'orchestra intera. (Vincenzo Mollica) 



(5.Continua) 

Le altre puntate di Istantanee 2009-2012
> Prima: 2009.1
> Seconda: 2009.2
> Terza: 2010.1
> Quarta: 2010.2

 

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