♫ Fiumi di parole... ♫

 

Meglio nuotare nella musica 

che annegare nelle parole 

Marco Mengoni a Castelfranco Veneto - ph: Sabry Giardy

Mi aspetto mille scuse / come sempre da te / sei un fiume di parole / dove anneghi anche me/che bravo che sei / ma questo linguaggio da talk show / cosa c'entra con noi. / Provo l'unico rimedio che adotto da un po' / la mia testa chiude l'audio / la storia la so. / Sei fatto così / dovrei limitarmi oramai / a dirti di sì / Fiumi di parole / fiumi di parole tra noi / prima o poi ci portano via (...) 

Così cantavano i Jalisse sul palco dell'Ariston qualche anno fa. E così abbiamo pensato leggendo la rassegna stampa che ha esondato quando le canzoni sanremesi hanno rotto gli argini del "segreto d'ufficio" per essere presentate in anteprima ai critici musicali. 

Abbiamo letto di tutto. Marco è stato giudicato dal "meno che mediocre: 4" del Mattino al "coraggioso: 7.8" del Secolo XIX. Come dire: ce n'è per tutti i gusti. Ma noi - che siamo fan sfegatati - togliamo l'audio a tutte queste parole, evitiamo con cura il fiume d'inchiostro (che, tra l'altro, macchia), alziamo l'audio della musica e sposiamo la tesi di Mario Luzzatto Fegiz che così scrive sul suo blog: 

Per non deludere nessuno, diciamo un bel "sì, sì... eccerto!" sia a chi lo giudica "freddo", sia a chi ne parla dicendo che ha "una voce evocativa" perché, ad essere sinceri, sappiamo bene come stanno le cose: il successo di un artista è decretato solo dal pubblico. Di questo siamo certi, così come siamo certi, perché è una verità tangibile, testimoniata, comprovata, indubitabile che Marco ha sempre riscosso successo ogni volta che si è presentato davanti a un pubblico. Da qui, possiamo ben dire che le chiacchiere stanno a zero. 

Adesso non ci resta che aspettare Sanremo. Per ascoltare due sue nuove canzoni che anticiperanno il suo nuovo cd, che sarà il nocciolo del suo nuovo tour. E lì, di nuovo sotto al suo palco, potremo tornare a far scorta di gioia e allegria, potremo tornare a nuotare nella sua musica anche senza pinne e bombole, perchè nella sua musica si sta bene proprio come pesci nell'acqua. Il resto, tutto il resto, è solo un discorso per sordi. 

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