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mercoledì 17 aprile 2013

"Naturalmente" straordinario




Il 16 aprile 2013 è stato proclamato Giorno della Voce ed in tutto il mondo si sono tenute iniziative per celebrare e far conoscere meglio questo straordinario ma, per molti aspetti, ancora misterioso aspetto della fisiologia umana. Un appuntamento immancabile per chiunque usi la voce come uno strumento (proprio come chi scrive), tanto che questo era un appuntamento segnato in agenda ben prima che si sapesse che tra gli ospiti ci sarebbe stato il professor Franco Fussi. Bè, lui c'era, noi anche, e quindi... 

Quell'X Factor davvero speciale:
parola di Franco Fussi 

Marco Mengoni, Tour Teatrale - Genova. Nel riquadro, Marco con il professor Franco Fussi


Firenze è stata scelta come sede italiana per riunire, in particolare, la parte scientifica e storica relativa all'approccio vocale, e la giornata che si è svolta nell'Aula Magna dell'Università degli Studi ha avuto un programma molto ricco ed interessante. La parte intitolata La Voce nell'Arte era ovviamente la più affascinante e, oltre all'ascolto di contributi di grandissimi attori e cantanti del passato, ha permesso di considerare la performance artistica da punti di vista diversi dall'usuale. 

Molto efficace in questo senso è stato l'intervento del prof. Franco Fussi - responsabile del Centro Audiologico Foniatrico ASL Ravenna e Direttore del corso di Alta Formazione in Vocologia Artistica, Università di Bologna, intitolato "La fisiologia del cantante". 

Come si sa, il professor Fussi è il vocal counsellor di moltissimi artisti degli stili più diversi, e con grande piacere abbiamo notato nel frame di apertura del suo video di presentazione, in cui lo si vede con alcuni tra i cantanti più noti ed amati di sempre, anche il suo “pupillo” più recente, Marco Mengoni

Ed è stato facile cogliere un chiaro riferimento al giovane artista quando il professore ha detto –citiamo testualmente- “ci sono cantanti che hanno quel quid interpretativo... insomma quell' X Factor che rende speciale ogni loro performance”, riferimento che non sarà sfuggito, si immagina, al molto competente ed austero auditorio. 

In breve, Fussi invita a considerare l'attività vocale di un cantante con la stessa consapevolezza e lo stesso scrupolo di quella di un atleta, dato che in entrambi i casi si tratta di mantenere efficiente ad alti livelli una “dotazione naturale” che viene sottoposta a sforzi continuati per raggiungere risultati durevoli nel tempo. Sottolinea che è fondamentale la scelta dello stile musicale più adatto a ciascuna voce – che sia rock, jazz, classico o heavy metal. Infatti, ci sono artisti che pur esibendosi per anni in uno stile appartentemente molto “sforzato”, in realtà non hanno problemi; mentre altri pur cantando musica “più calma”, perdono la voce in poco tempo. 

Il performer deve così coniugare “ragione e sentimento”, cioè mantenere la freschezza dell'istinto interpretativo alla luce delle proprie possibilità e, soprattutto, della propria conformazione fisica, base dalla quale non può prescindere a meno di ritrovarsi di fronte a grossi problemi. 

Al termine della sua interessantissima esposizione, il professore si è reso disponibile a rispondere a qualche domanda e non ci siamo lasciti sfuggire l'occasione. 

Abbiamo notato che Marco Mengoni l'ha ringraziata nel booklet che accompagna il suo album, la sua consulenza ha quindi trovato riscontro nelle sue nuove canzoni? 
«Marco è diventato più consapevole di quello che succede mentre canta, ed ha capito che la tecnica in un vero artista non ostacola mai l'istinto, ma aiuta ad esprimerlo nel modo migliore». 

Quale può essere, da un punto di vista fisiologico, il segreto di una voce cosi straordinaria? 
«Sicuramente la sua conformazione vocale è delle migliori, ed inoltre lui ha una capacità spontanea di miscelare i registri passando dall'uno all'altro con estrema naturalezza. Altri cantanti, e sto parlando di Stevie Wonder e Madonna, hanno lavorato per anni su questo». 

Quindi non va in falsetto, come hanno detto alcuni? 
«No, il suo registro acuto è naturale». 

Come vede lo sviluppo della voce di Marco in futuro? 
«La voce ormai è maturata, sicuramente amplierà la gamma del registro basso senza però prescindere dalla sua struttura vocale che è quella di una voce chiara». 

Non possiamo che ringraziare il professor Fussi per la sua gentilezza e per aver dato la conferma della scienza a quello che il cuore e l'orecchio hanno afferrato immediatamente dai primi ascolti: la voce di Marco Mengoni è un dono per lui e per tutti quelli che lo ascoltano! (mlml)

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