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venerdì 24 gennaio 2014



Premessa - Una tavola rotonda composta da 20 rappresentanti di gruppi/pagine dell'universo mengoniano (gruppi italiani, spagnoli, greci, russi, argentini, messicani, brasiliani, tedeschi, francesi svizzeri) ha organizzato i festeggiamenti per il primo milione di iLike sulla bacheca ufficiale di Marco Mengoni. Quanto segue è il risultato di una messaggeria ricca e creativa, che si è arricchita delle idee di ciascun gruppo partecipante muovendosi dall'idea-base INSIEME PER FESTEGGIARE. Purtroppo, anche se cospicue, le amicizie di ciascun partecipante non sono infinite: chiediamo quindi a chiunque legga questo post di condividerne il contenuto con ogni suo contatto ma NON sulla bacheca ufficiale di Marco, altrimenti che sorpresa è? ;-) Grazie! 

Istruzioni 
per festeggiare 1.000.000 
di i-Like 
sulla bacheca ufficiale di Marco Mengoni





UN MILIONE di i-Like è un traguardo importante, è un EVENTO che festeggeremo così: 

- sulla pagina facebook di Marco
scrivendo una frase nella nostra lingua + #OneMillionLikesMARCOMENGONI  

- sulle nostre bacheche (profilo personale + gruppi di cui si è amministratori)
utilizzando per almeno 48 ore le immagini qui allegate come foto cover (ne trovate una per il profilo singolo e una per la pagina/gruppo). Chi può, è pregato di fare uno stamp (uno screenshot) della propria pagina facebook con la cover pubblicata e la posti sulla pagina facebook di Marco, accompagnandola con la frase personale e con #OneMillionLikesMARCOMENGONI 

FOTO PER PROFILO PERSONALE 
(la trovate anche sotto il post nella nostra pagina facebook)


FOTO PER PROFILO PAGINE E GRUPPI
(la trovate anche sotto il post nella nostra pagina facebook)

ATTENZIONE!!! LE FOTO VANNO UTILIZZATE SOLO QUANDO SI RAGGIUNGERA'  
1 MILIONE DI FAN IN BACHECA UFFICIALE E NON – NO! - PRIMA. 

- su twitter
allo scoccare del milionesimo “mi piace” ci troveremo tutti su twitter per la fan action globale #OneMillionLikesMARCOMENGONI 
ATTENZIONE: ognuno di noi farà anche 1 solo tweet pubblicando lo screenshot della propria pagina con la cover-evento e SOLO con la menzione @mengonimarco (NO hashtag, NO #OneMillionLikesMARCOMENGONI altrimenti twitter si arrabbia) 

- su instagram
pubblicando lo stamp (lo screenshot) della propria pagina + #OneMillionLikesMARCOMENGONI 

È la prima volta che tutto l'Esercito si unisce compatto per festeggiare Marco, un “raduno virtuale” pensato e organizzato INSIEME come UNO per dire a Marco SENTI IL SOUND DEL TUO ESERCITO! Mettiamo davanti il cuore e prepariamoci a far sentire forte il nostro WE ARE ONE!

read more "Festeggiamo TUTTI INSIEME il primo MILIONE"

mercoledì 15 gennaio 2014




“Anche il cammino più importante inizia con un piccolo primo passo”, potremmo dire citando il ben più marziale Sun Tzu. 
Ma così è: tutto ha un suo inizio, quel che importa è inziare bene! 


Marco Mengoni - Capodanno in Musica - Rimini (ph. Germano Pozzati)

Abbiamo visto cominciare la carriera professionale di Marco Mengoni con un numero scritto sul petto mentre le braccia si incrociavano a X per XFactor

Lo abbiamo visto affrontare ad occhi chiusi e con voce emozionata il primo provino del talent show e poi... 

Sono passati 4 anni, e Marco ci ha regalato a capodanno una preziosa anticipazione di quanto sarà a breve: con il ritornello de L'Essenziale in spagnolo abbiamo ascoltato tutti quale sarà la prossima mèta del suo viaggio. 

Ed ecco il primo passo verso Ovest, con Incomparable (il titolo della versione spagnola della hit mengoniana) a far da sottofondo a una trasmissione romantica come l'iberica versione del nostro "Uomini e Donne".




Non è una traduzione del singolo triplo platino, ma una versione diversa, con un diverso significato che chiede una voce modulata su frequenze più romantiche, la cui emozione resta e si conferma ancora come “incomparabile”. 

Sì, il primo mercato estero per il nostro Mengoni d'esportazione è la Spagna e tutti i Paesi di lingua spagnola. Come è giusto che sia adesso

Oggi abbiamo un artista che è specchio della migliore mediterraneità, con una voce calda e avvolgente a far brillare profondi occhi scuri. E qual è il mercato più affine a questo nostro DOC nazionale? 

Ogni cammino più importante comincia da un piccolo passo. Un passo che sia misurato con quanto abbiamo da portare avanti, così da mostrare tutta l'eleganza e la bellezza di un'avanzata sicura e precisa. Un primo piccolo passo, che è arrivato come sottofondo nelle case di milioni di spagnoli, così da sentire il profumo di quanto sarà senza svelarne subito tutta l'incomparabile magia. 

Questo è quanto di bello, potente e vero oggi ha il Mengoni nazionale da offrire Oltralpe. Così il primo passo è misurato, deciso, fatto, e mostra l'artista per quello che oggi è al di là di ogni dubbio: uno splendido e incomparabile artista italiano di enorme talento. 

Ed è solo il primo passo. Perché lungo il cammino, ne siamo certi, ci aspettano anche altri suoni, altri Paesi. Dove arrivare – quando sarà il tempo giusto - con tutta la forza che un percorso affrontato con cura può dare.

Stay tuned!

read more "Primo passo verso Ovest"

lunedì 6 gennaio 2014



Il 2013 è finito, viva il 2013! Così, tanto per fare la citazione. Perché come ci suggerisce lo stesso Mengoni, è già tempo di guardare avanti. 

Marco Mengoni sul palco di Rimini nel live di Capodanno


#Il MeglioDeveAncoraVenire, dice la sua manager, e noi ci crediamo, ancor di più guardando le novità portate sul palcoscenico riminese la notte di capodanno. 

Sì, il 2014 è arrivato con il suo bel carico di cose nuove da scartare come fossero preziosi regali, e da conoscere, un po' come si fa leggendo i libretti di istruzioni. E cominciamo subito con la #cosapiùbella, quella che ci ha fatto fare il primo sobbalzo entusiasta dell'anno: Incomparable

L'Essenziale avrà la sua versione in lingua spagnola, e quindi sarà – per misura musicale - “Incomparable”. Ne abbiamo sentito solo il ritornello, ma non vediamo l'ora di ascoltare tutta la canzone vestita di questa nuova, bellissima fragranza. E restiamo in attesa di gioire all'annuncio di quanto seguirà, perché se e quando uscirà questa versione international è certo che il Nostro dovrà promuoverla. E non in Italia! 

Andiamo avanti. Allarghiamo lo sguardo al palco e troviamo altre #cosebelle. Ritroviamo Gianluca Ballarin, musicista “noleggiato” per il tour 2013, ritrovato a Los Angeles e in tutte le altre esibizioni live del Protagonista. È molto bravo, ci piace, siamo contenti. 

Troviamo due coriste, Nicole Pellicani e Roberta Montanari. Voci, volti e nomi più che conosciuti visto che le abbiamo ascoltate sempre come backing vocals per Elisa e Cremonini, solo per fare due nomi. Ed è solo #buono&giusto per tantissimi motivi, il più importante dei quali riguarda la libertà del Solista di improvvisare, virare, carpiare, giocare come e più gli piace, libero finanche dai suoi stessi cori registrati e usati come base. Ora, con due voci femminili e due maschili in sottofondo (Peter Cornacchia e Giovanni Pallotti li abbiamo sentiti ancora pure ai cori), tutta la parte musicale diventa molto più corposa, più morbida e completa. 
Certo, le due fanciulle hanno avuto un battesimo del fuoco che più fuoco non si può: esordire davanti a più di centomila persone in diretta televisiva per la notte di capodanno con tutto l'Esercito schierato... un po' di tremarella verrebbe a chiunque, ma noi le abbiamo molto apprezzate, e applaudite di gusto soprattutto nella versione riminese di I Goth The Fear. Le rivedremo? Mah, chissà. Perché anche loro, come ogni singolo protagonista del mondo della musica, sono “a noleggio”, con contratto a tempo determinato. Non ci resta che apettare. 

Altra #cosabella è la presenza di Alessandro De Crescenzo alla chitarra. Che non prende il posto di Luca Colombo, ovviamente. De Crescenzo, “doc” per gli amici, è un chitarrista di tutto rispetto, con un passato vissuto sui palchi di artisti come Tiziano Ferro e Cremonini (e sì, ancora: si sa, i migliori si trovano sui palchi migliori!), con un suono ruvido e grunge che ben sposa l'energia del Frontman. Colombo, il miglior chitarrista italiano del 2013, ha da portare la sua eleganza, il suo mood di rocker sofisticato e un po' psichedelico in quel di Sanremo. E poi... bè, lui è un grande musicista con una sua carriera personale che certo ha già di per sé tempi molto fitti. 

Torniamo alla presenza di De Crescenzo. Questo nuovo inserimento ci ha fatto sentire tutta la meravigliosa energia del “vecchio” Peter Cornacchia, ora prima chitarra sul palco, che si rivela giorno dopo giorno sempre più fondamentale per quel certo sound da sentire: non avrà i decenni di esperienza di Colombo, ma certo l'alchimia che si innesca con il cantante è pura magia. E questa “rarità” è un tesoro da custodire, una #cosabella di cui prendersi cura perché cresca sempre di più. Oltre a tutto questo, Peter Cornacchia è davvero molto bravo: basta ascoltare la Kiss capodannesca per toccare con mano il suo indispensabile valore. 

E mentre ci manda in un brodo di giuggiole ascoltare la crescita musicale degli altri due “vecchi”, Davide Sollazzi e Giovanni Pallotti, restiamo con una domanda in sospeso: Marco Mengoni canta L'Essenziale in spagnolo e vola a Berlino? 

La risposta alla prossima puntata (forse). Stay tuned!

 
read more "#SoloCoseBelle fin dal primo dell'anno"

giovedì 2 gennaio 2014



Se fosse un film potremmo scegliere di commuoverci o di pensare “Eh certo, ma la realtà è un'altra cosa”. Ma è tutto vero, non abbiamo molta scelta. 


Marco Mengoni - ph. Marco Piraccini


Non c'è quasi bisogno di regia, è tutto lì: un giovane cantautore che sale per primo sul palco di Sanremo 2013, visibilmente emozionato per l'inizio di un nuovo, fondamentale capitolo della sua vita artistica, e poi lo stacco su di lui che alza il trofeo del Festival, felice ma anche un po' stupito. 

Poi il susseguirsi delle settimane in cima alle classifiche, come da decenni non succedeva, e la crescita vertiginosa delle vendite che ammantano di oro e platino la canzone “regina”. Ma non solo, perché quando esce l'album è di nuovo uno sfavillio di metalli preziosi, mentre si aprono le porte di ogni salotto virtuale, televisivo, radiofonico, scritto e orale. 

Dagli appassionati sostenitori della prima ora, tra i professionisti dell'ascolto e del glamour, è una corsa al riconoscere non più il talento (specialmente nella volgare traduzione di talent che sparisce dalla sera alla mattina), ma la grandezza e perfino il genio. Una volta si vedevano i titoli dei giornali che roteavano per esprimere la vertiginosità del successo del protagonista, ora basta sentire un click e volare da un social all'altro, da una testata online ad un blog di informazione per trovare sempre il suo nome, il suo sorriso, la sua consapevolissima svagatezza. 

Poi l'Eurovision Song Contest - con il Golia degli allestimenti più stravaganti per brani inesistenti - combattuto (e vinto alla grande nel lungo periodo) da un David che ha fatto dell'eleganza la sua bandiera, e dell'intensità la sua arma più efficace. 

Nel nostro ipotetico film i confini continentali sono velocemente superati, come testimoniano entusiastici post e tweets dall'Africa, dalle Americhe, dal Giappone e via dicendo. Il nostro protagonista si prepara al debutto del suo tour e non fa in tempo a dire “gatto”, ovvero ad annunciare una nuova data, che il sold out è “nel sacco”, e questo per più di quaranta volte, con città che implorano la terza, la quarta, la quinta data e non basterebbe. 

A questo punto lo sceneggiatore del film (che nel frattempo era andato un week end alle terme, tanto la sua presenza era inutile) torna e dice: “Ma no, via, mettiamoci qualche flop, qualche scivolone... se un equilibrista non dondola rischiosamente sulla fune, il pubblico si annoia!”. Ma dato che questo equilibrista ha già dato da quel punto di vista, lasciamogli proseguire la sua splendida corsa tra i più bei teatri d'Italia e luoghi di assoluto incanto per storia e tradizione artistica, fino alla meraviglia di Taormina, dove (che idea) si potrebbe realizzare la ripresa del concerto e poi farne qualcosa di più. Un film nel film, ah, come i più grandi registi! 

E infatti, quando in autunno cadono le foglie e le foto dell'estate sono quel che resta di momenti di grande emozione, ecco che l'artista rinnova l'appuntamento con quel pubblico che sente profondamente parte della propria storia, e crea l'occasione di una serata speciale, la proiezione del film in contemporanea nei cinema di tutta Italia del film realizzato durante il tour. 

Troppa fiction? Troppo autocompiacimento? Andiamo per strada, con una videocamera nascosta, ritroviamo quel sapore verace, amatoriale. Bambini che cantano L'Essenziale nelle recite scolastiche, signore mentre fanno la spesa, ragazzi che la fischiettano dappertutto. Il pezzo esce dagli altoparlanti dei supermercati, da ogni radio, fa da sfondo a servizi televisivi ed è richiestissimo ai matrimoni. Tra la gente vera, che ha tante difficoltà in questo periodo e si sente rispecchiata da un brano semplice e profondo. 

Ma la vicenda incalza e il nostro cantautore vola in America insieme al meglio della produzione musicale del nostro Paese, e fa in tempo a respirare aria di Hollywood che gli impegni nostrani lo richiamano in patria. Si avvicina il Natale ed il suo compleanno (“Nato il 25 dicembre? Ma dai..”, il povero sceneggiatore si dilegua, sopraffatto), ormai la sua popolarità è indiscussa e fioccano riconoscimenti da ogni lato. 

Artisti che lui ha seguito ed amato da sempre lo trattano da pari a pari, illustri critici gli dedicano lo spazio e l'attenzione che merita – mentre il silenzio di chi si ostinava a sminuirlo muove quasi a pietà – e dall'estero richiedono sempre più insistentemente suoi concerti. 

Siamo al finale: concerto di Capodanno davanti a centomila persone con collegamento in diretta televisiva. Il suo nome è annunciato con tono estatico da una bella e famosa attrice mentre la folla esplode. L'anno nuovo entra con L'Essenziale scandito da una folla a perdita d'occhio, in cui ogni viso è pieno di gioia. Lui guarda, sorride e dice “Il più bel coro della mia vita”. 

Fuochi d'artificio. 
Fine. 

Se fosse davvero un film, uno di quelli da “È nata una stella” in avanti, penseremmo “che bel sogno...”, ma non lo è. È la vita vera, la storia di una persona, di un artista che ha sentito qualcosa dentro di sé talmente forte e sincero da non riuscire a trattenerlo mai, in nessuna nota, in nessuna espressione, in nessun verso delle sue canzoni. 

È la storia di chi ha trovato in se stesso tanta energia da regalarla a migliaia di persone che a loro volta gliela restituiscono piena dei loro sguardi e delle loro storie. E dato che come diceva Marylin Monroe “Venticinque anni sono un quarto di secolo, è una cosa che dà da pensare”, non possiamo che aspettarci un altro, bellissimo film. - mlml
read more "Un anno in flashback"