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domenica 10 maggio 2015

"Siete le mie stelle!"


«Siete le mie stelle!», dice Marco Mengoni subito dopo aver cantanto Dove Si Vola. La sua voce riesce a far comprendere a tutti quanto sia stato orgoglioso del suo pubblico, quanto ne sia felice. Perché ha ragione, e non esagera: per il tempo di una canzone il Forum di Assago si è trasformato in un cielo stellato, e lì a brillare tutto attorno al “Sole” delle due serate c'erano i dodicimila accorsi da ogni parte d'Italia (e non solo) per applaudirlo all'inizio del suo tour targato 2015. 


Ma non siamo qui per parlare del concerto, ché per farlo ci serve altro tempo: c'è così tanto e così tanto bello che le nostre parole – per fare la citazione – stanno ancora circolando, e sono così piene di meraviglia che ancora non riescono a trovare una forma adatta alla comunicazione scritta (mica possiamo scrivere “WOW” senza spiegarne tutta la densissima consistenza!). 

Adesso, oggi, siamo qui per parlare dell'effetto app, di chi, cosa, come, quando e soprattutto perché proprio noi fan abbiamo la possibilità di fare una piccola cosa per il nostro Marco

Innanzi tutto, ci piace sottolineare il fatto che Marco ha scelto di delegare al pubblico una parte importante della scenografia del suo spettacolo. Uno spettacolo in cui la tecnologia – e le luci sporattutto – giocano una parte fondamentale. Ecco, l'idea che l'artista sia così sicuro dell'affetto dei suoi fan ci piace moltissimo. Perché è vero, perché sono anni che glielo dimostriamo e adesso per la prima volta lui ci affida un compito, un ruolo serio e importante all'interno della sua carriera, per di più proprio quando lui è al massimo della visibilità: sul palcoscenico del tour più atteso dell'anno. Insomma, è un regalo che renderebbe orgoglioso chiunque, figuriamoci i fan, i rappresentanti di quell'Esercito che lo sostiene da sempre e che lui non manca mai di tenere presente in ogni suo gesto, in ogni sua scelta. 

Noi fan sappiamo ormai benissimo cosa fare. Abbiamo scaricato la app Marco Mengoni (che è gratis, cosa rarissima nel panorama musicale), e sappiamo che quando dal palco si sente il suono di un battito (il classico tu-tump tu-tump) e sul megaschermo appare il simbolo della mano che tiene il cellulare, proprio in quel momento dobbiamo prendere il nostro telefonino o iPad che sia, aprire la app (che si apre proprio nella sezione LIVE), cliccare al centro della banda grigia, lì dove c'è lo stesso simbolo della mano che tiene un cellulare, e poi semplicemente alzare lo smartphone. Nient'altro. Solo questo. 


Come potete vedere nel video di Letizia Gi, l'effetto è strepitoso! Grazie a una tecnologia nuovisima, che in Europa non è mai stata usata (è una novità persino per gli States), ogni singola app presente nel palazzetto viene utilizzata dal computer centrale del MengoniLive2015 per emttere luci che si accendono e si spengono al ritmo della musica, trasformando così il buio del palazzetto in un luminosissimo tappeto di stelle. Incredibile! Credeteci sulla parola: si rimane senza fiato!

Noi fan tutto questo lo sappiamo e lo facciamo, per la grande gioia del nostro artista. Però Marco quest'anno ha messo a segno una tripletta davvero entusiasmante prima con Guerriero, poi con il cd Parole In Circolo e poi con il secondo estratto Esseri Umani, conquistando nel giro di un paio di mesi un pubblico molto ma molto più vasto di quello rappresentato dal suo Esercito. Ecco, questo pubblico che è accorso ad Assago riempendo il Forum fin sugli spalti sotto il tetto e che ha velocizzato i sold-out di tutte le altre date del tour, questo pubblico che ha scoperto da pochi mesi l'incanto dell'universo musicale mengoniano, prorpio questo pubblico dell'app – ovviamente – ancora non sa nulla. E in tantissimi (ne siamo testimoni diretti) avrebbero voluto partecipare, avrebbero voluto essere parte di quel cielo stellato ma, come si sa, all'interno dei palazzetti la connessione internet viene schermata, per cui più o meno dopo le 20:30 non è più possibile scaricare la app se si è all'interno della location. 


Noi che sappiamo, noi che ci siamo e che niente ci è più prezioso di un sorriso di Marco, noi che stiamo in fila per il parterre o che gironzoliamo dalle parti dei varchi per le tribune, noi sì che possiamo raccontare della app, dell'effetto scenografico, della sua semplicità e soprattutto della sua utilità. Tra un sorriso e una battuta, possiamo accendere davanti agli occhi di Marco, sgranati per la meraviglia, il cielo più stellato che lui abbia mai visto! 

Noi lo abbiamo fatto e, superato un primo momento di imbarazzo, tutti coloro che abbiamo avvicinato hanno scaricato l'applicazione, ascoltato le nostre istruzioni e assicurato la partecipazione. D'altronde, quando si accende un intero palazzetto come si può non aver voglia di partecipare? 

Noi siamo l'Esercito. We Are One. L'Esercito + Marco =
È questo quello che ci rende speciali
Adesso tocca a noi rendere un po' più speciale Marco a chi lo ha appena conosciuto. 

Stay APPlauding!

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